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ASD vs SSD

Differenze e vantaggi tra associazioni e società dilettantistiche (ASD e SSD)

Torniamo a parlare del mondo dello sport e delle forme giuridiche atte a regolamentare l’attività dilettantistica che si svolge sul territorio nazionale. Tutte le organizzazioni dilettantistiche sono senza scopi di lucro, ma possono essere costituite in forma di Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) o di Società Sportiva Dilettantistica (SSD). A loro volta le società sportive dilettantistiche possono essere Spa, Srl, Cooperativa o Sala. Vediamo di comprendere le ragioni di tali differenze e se esiste una forma più vantaggiosa rispetto alle altre.

La Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un importante documento dal titolo Associazioni Sportive Dilettantistiche: come fare per non sbagliare grazie al quale comprendere le caratteristiche e le peculiarità delle associazioni e delle società sportive.

Cos’è un’associazione sportiva dilettantistica

Per Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) si deve intendere un’organizzazione stabile composta da più persone che si pongono l’obiettivo di gestire una o anche più attività sportive. Tale gestione deve essere ovviamente senza scopro di lucro e non esercitando alcun tipo di attività professionistica.

Cos’è una società sportiva dilettantistica

La Società Sportiva Dilettantistica (SSD) è simile all’associazione sportiva dilettantistica, ma vi si differenzia i quanto si tratta di una società di capitali particolare in quanto anche in questo caso l’assenza dei fini di lucro deve essere presente, pena il venire meno dell’essere dilettantistica e divenendo di fatto professionistica.

L’iscrizione al CONI

Per godere dei benefici fiscali e previdenziali previsti dalla legge, come nel caso delle sponsorizzazioni sportive, sia le ASD che le SSD devono ricevere il riconoscimento sportivo da parte del CONI. Questo riconoscimento si conforma attraverso l’affiliazione a FSN, EPS o DSA e tramite l’iscrizione ad un registro informatico. Per ottenerlo, in ottemperanza all’art. 90, co. 18, L. 289/2002, il CONI analizza l’atto costitutivo e i contenuti dello statuto dell’organizzazione, al fine di verificare la presenza di tutti i requisiti (denominazione, oggetto sociale, rappresentanza legale, assenza fini di lucro, organizzazione degli associati, gestione rendiconti finanziari ed economici e la modalità di scioglimento e devoluzione del patrimonio).

ASD o SSD, quale scegliere?

Essendo apparentemente molto simili, cosa determina la scelta e la convenienza tra ASD e SSD? Fondamentalmente la differenza si determina sulla base della dimensione della realtà sportiva, sull’autonomia patrimoniale, sul tipo di organizzazione e sulla gestione della stessa.

Una differenza sostanziale nella valutazione della scelta tra ASD o SSD riguarda la responsabilità. Nel caso dell’Associazione Sportiva Dilettantistica, infatti, il presidente è direttamente responsabile di tutti gli oneri finanziari che l’associazione dovrà sostenere, per tanto sarà lui con il proprio patrimonio personale a pagare tutti gli oneri necessari. Nel caso delle Società Sportive Dilettantistiche, invece, così come avviene per le società di capitali, le responsabilità dei soci sono limitate al capitale sociale della società sportiva, senza alcuna incidenza sul proprio patrimonio personale. Questa differenza è molto importante in quanto sono sempre possibili incidenti e problemi tali da dover procedere con un risarcimento.

Il “rovescio della medaglia” è quello per il quale le SSD, sempre tenendo conto che si tratta di una forma particolare si società di capitali, hanno costi di gestione più elevati rispetto alle ASD, in quanto hanno gli obblighi relativi alla contabilità ordinaria, al deposito del bilancio nel Registro delle Imprese, ai libri sociali, eccetera. Anche per questo motivo la stragrande maggioranza delle realtà sportive italiane sceglie la forma dell’ASD.

Il consiglio è quello di valutare attentamente la realtà, anche territoriale, avvalendosi anche di un’attenta e puntuale consulenza fiscale in maniera sportiva. Le SSD potenzialmente possono generare un business molto consistente, ma come tutti gli investimenti richiede anche impegni maggiori, sia dal punto di vista fiscale e legale, ma anche da quello strutturale. Orientarsi verso la costituzione di una polisportiva, che offa più di una attività sportiva, se potenzialmente attrae più iscritti, dall’altro richiede la creazione e il mantenimento di un maggior numero di strutture e impianti.

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