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Documenti per aprire una palestra

I documenti per aprire una palestra

L’attenzione verso il mondo del fitness, del benessere e dell’attività fisica registra sempre numeri in crescita molto interessanti, tanto che sono in molti a valutare l’ipotesi di aprire una palestra nella propria città. Ma quali sono i documenti e i certificati per aprire una palestra? Quali competenze bisogna avere e quali, ancora, i costi da sostenere? Analizziamo più da vicino questo argomento andando a rispondere alle principali domande in materia.

La normativa per aprire una palestra

Come tutte le attività commerciali anche per aprire una palestra servono una serie di documenti, attestati e certificazioni. Esistono diverse leggi che normano queste procedure, alcune sono valide a livello nazionale, altre invece hanno una competenza esclusivamente regionale. Bisogna ovviamente rispettare entrambe, andando nello specifico a verificare cosa viene richiesto dalla propria Regione per l’apertura di una palestra. A livello nazionale sono almeno 5 gli aspetti burocratici da assolvere:

  • autorizzazione per lo svolgimento dell’attività;
  • forma giuridica;
  • personale specializzato;
  • requisiti del titolare;
  • locale della palestra.

Possiamo definire la palestra come un luogo debitamente attrezzato allo svolgimento di attività sportive (sia di gruppo che individuali) con l’obiettivo di migliorare, recuperare o mantenere il corretto stato psicofisico di una persona. Vediamo più nel dettaglio cosa serve per aprire una palestra e cosa fare per ottenere tutti i requisiti richiesti a questo scopo.

L’autorizzazione per lo svolgimento dell’attività

Uno dei primi documenti da presentare per aprire una palestra è la SCIA presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di competenza. Successivamente è obbligatorio inoltrare al Comune la cosiddetta istanza di autorizzazione. Questo è il documento necessario per richiedere l’apertura di un impianto all’interno del quale si svolgano attività motorie e ricreative. Per la presentazione dell’istanza di autorizzazione bisogna presentare: la planimetria dei locali destinati all’esercizio della palestra, la copia della polizza assicurativa (responsabilità civile e professionale), la relazione tecnica per la conformità dell’impianto (documento redatto da un professionista abilitato), il certificato che attesti l’idoneità statica della struttura, l’elenco delle attività che verranno svolte nella palestra e il parere dell’autorità competente per quel che riguarda i requisiti igienici e acustici.

Sono inoltre necessari altri documenti per l’avvio vero e proprio di una palestra. Questi sono quelli di inizio attività da presentare all’Agenzia delle Entrate, la richiesta per l’ottenimento della Partita IVA, l’autorizzazione sanitaria (rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale), il certificato di prevenzione dagli incendi (rilasciato dai Vigili del Fuoco), l’iscrizione al Registro delle Imprese, l’iscrizione alla gestione delle prestazioni previdenziali (INPS o ENPAIS) e l’iscrizione all’INAIL contro gli infortuni sul lavoro.

La forma giuridica

Sono diverse le forme giuridiche cui può essere definita una palestra. Essa può essere costituita come impresa individuale o come una società (in nome collettivo, a responsabilità limitata, in accomandita semplice, cooperativa con soci). A ogni forma giuridica corrispondono determinati documenti e obblighi contabili da ottemperare durante lo svolgimento delle attività.

Il personale specializzato

Come abbiamo visto nella definizione di palestra, si parla di un luogo destinato allo svolgimento di attività fisiche e sportive. Queste devono essere svolte non solamente tramite l’utilizzo di attrezzature adeguate, ma anche e soprattutto tramite le prestazioni di personale specializzato. Per l’apertura di una palestra è fondamentale la presenza di un responsabile sanitario (in possesso di laurea medica), di un direttore tecnico e di uno o più istruttori abilitati. Coloro che operano per lo svolgimento di attività motorie devono essere in possesso, almeno, della relativa Laurea in Scienze Motorie e di un diploma tecnico ottenuto presso una delle federazioni riconosciute dal CONI.

I requisiti del titolare

Infine bisogna ricordare che per la gestione di una palestra sono obbligatori dei requisiti di cui deve essere in possesso il titolare. Questi rientrano innanzitutto nel rispetto degli articoli 11 e 92 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) che prevedono che il titolare della palestra non abbia condanne penali o contro la moralità pubblica, non siano su di lui in corso limitazioni alla libertà personale, non ci siano condanne pendenti in materia di sanità pubblica, contravvenzioni per l’alcolismo, abuso di sostanze stupefacenti o, ancora, condanne per gioco d’azzardo.

Il locale della palestra

Oltre a quanto detto in merito ai requisiti fiscali e personali, per l’avvio di una palestra è fondamentale che anche i locali destinati allo svolgimento delle attività siano a norma di legge. Per questo è obbligatorio presentare la licenza di agibilità, il documento che attesti la destinazione d’uso, la certificazione che attesti la presenza dei requisiti di prevenzione da incendi e di quelli contro l’inquinamento acustico. Nei locali della palestra bisogna inoltre installare un apposito impianto di ventilazione, secondo i criteri stabiliti dalla legge.

Per superare le complessità burocratiche per aprire una palestra possa apparire, si può richiedere l’assistenza di un commercialista e di un consulente del lavoro, che sapranno indirizzare al meglio nell’espletamento di tutte le pratiche.

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